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Report Aci-Istat incidenti stradali - il 28/07/2020 • 17:59 da Amministratore

Alle Istituzioni Politiche
Alla Stampa


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Report Aci-Istat incidenti stradali: obiettivo europeo irraggiungibile
Inghiottita dall’oblio delle istituzioni, la pandemia strage stradale continua


Nel 2018 – rispetto al 2010, anno di confronto –  in Italia il numero delle vittime in 8 anni (2011-2018) è diminuito solo del 19,2%.

Nel 2019 la riduzione si attesta al – 22,9%. È impensabile che l’ulteriore diminuzione di vittime del
27,1%, necessaria per raggiungere l’obiettivo europeo del – 50% entro il 2020, si possa conseguire
nello spazio dell’attuale anno
, anche se per circa 4 mesi la circolazione stradale è stata notevolmente limitata.
La stessa considerazione emerge dal report Aci-Istat: “… non si prevede che la riduzione sia tale da consentire di raggiungere l’obiettivo”.

I dati 2019, ancora provvisori, registrano in Italia: 3.173 vittime (circa 9 morti al giorno) e 241.384 feriti (661 al giorno).

Le vittime sono: 534 pedoni, 253 ciclisti, 698 motociclisti, 88 ciclomotoristi, 137 autotrasportatori,
1.411 automobilisti. A perdere la vita sono in maggioranza gli uomini, infatti delle 3.173 vittime 2566 sono uomini e 607 donne, inoltre tra le vittime aumentano i giovani di 20-29 anni.

Per quanto riguarda i feriti, non troviamo specificazioni neanche in ordine all’entità dei feriti gravi, come pure tra le cause degli incidenti non ci sono indicazioni specifiche per quanto riguarda lo stato psicofisico del conducente.

Inoltre, il costo sociale degli incidenti stradali del 2019 è di 16,9 miliardi di euro (pari all’1% del Pil nazionale).

Infine, l’Italia è passata dal 14° al 16° posto nella graduatoria europea della sicurezza stradale.

A fronte di tali dati contestiamo l’incoerenza e il silenzio dei nostri governanti: si sono mobilitati assieme alla comunità scientifica per fronteggiare la pandemia del covid-19, al fine di salvaguardare la vita umana, e ciò è giusto, ma continuano a trascurare l’altra grave pandemia che miete vittime e si chiama strage stradale continua, come se la strage stradale fosse un fatto privato, scollegato da responsabilità sociali e istituzionali.

Riteniamo che la responsabilità della strage sia da imputare non solo agli utenti che non rispettano le norme, ma anche alle istituzioni che non perseguono gli obiettivi per i quali esistono e continuano a mantenere in condizioni deficitarie i diversi settori della prevenzione.

Chiediamo che la prevenzione della strage stradale diventi priorità per lo Stato, scelta imprescindibile in una società civile fondata sulla difesa del bene comune e dei valori.

Giuseppa Cassaniti  presidente AIFVS

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Libro la strada e la Vita - il 04/07/2020 • 19:33 da Amministratore

Libro la strada e la Vita
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Prevenzione e strage stradale
 

Pubblichiamo la copertina del libro “La strada e la Vita”, di Gioia Bucarelli, frutto di un’esperienza di dolore che invita a riflettere sulla gravità della strage stradale.
Un libro che aggiunge un ulteriore tassello all’impegno da lungo tempo portato avanti dai familiari delle vittime, per sconfiggere la grave pandemia chiamata strage stradale continua: una strage di cui conosciamo le cause e le misure da prendere e tuttavia notiamo l’inerzia ed il silenzio delle istituzioni, come se la strage stradale fosse un fatto privato, scollegato da responsabilità sociali e istituzionali.
Pur riconoscendo che rispetto a 20 anni fa molto è stato fatto, attraverso misure di prevenzione che noi abbiamo sempre sostenuto, non possiamo negare che la strage continua.
Il nostro input è pertanto rivolto alle istituzioni pubbliche, ai decisori, che mantengono in condizioni deficitarie i diversi settori a sostegno della prevenzione: debbono correre ai ripari, perché se la sicurezza sulle strade è un diritto di tutti i cittadini, la prevenzione deve diventare priorità dello Stato e la sicurezza responsabilità condivisa, istituzioni e cittadini insieme.
Ciascuno deve fare la propria parte: il riferimento è sempre ai decisori e al confronto con le parti interessate che hanno a cuore il problema.
La diffusione del libro a cura  di Gioia Bucarelli è un contributo in questa direzione, che rende sempre più urgente l’impegno per la prevenzione.


Giuseppa Cassaniti AIFVS
www.vittimestrada.org
 


I funerali di Alessio e Simone e la Giustizia - il 26/05/2020 • 23:44 da Amministratore


I funerali di Alessio e Simone e la Giustizia

Senza memoria non c’è futuro

Assieme ad una folla immensa, tra cui esponenti della politica – il presidente della Regione Siciliana Musumeci e il vice premier Di Maio – abbiamo partecipato come AIFVS ai funerali dei due cuginetti Alessio e Simone uccisi sotto casa nel luglio del 2019 da Rosario Greco, ubriaco e drogato, alla guida di un suv a velocità elevata in una piccola strada di Vittoria. 
In Chiesa abbiamo ascoltato i toni duri del Vescovo di Ragusa Carmelo Cuttitta: “le responsabilità vanno scrutate”.
Anche noi, come AIFVS, abbiamo dato il nostro apporto per sostenere l’impegno serio a favore della vita: a) abbiamo contribuito a far annullare la festa della birra, rilevando l’incoerenza delle istituzioni nell’autorizzare feste a base di alcol; b) abbiamo promosso il Premio sicurezza stradale “Tutti insieme per la vita”, consegnato anche alle istituzioni locali, compresa la scuola, per l’avvio di una nuova stagione di legalità che, nel tener viva la memoria, orienti il cambiamento nella direzione dell’etica della responsabilità, della collaborazione e del servizio nelle istituzioni e nella società; c) abbiamo inviato comunicazioni propositive alle istituzioni politiche per ampliare i risultati raggiunti. 


Eppure la bilancia della giustizia nella gestione del “caso concreto” pende quasi sempre a favore dell’imputato, anche di fronte a comportamenti gravissimi con conseguenze irreversibili. Nel caso della sentenza per l’uccisione dei due cuginetti, pur non conoscendo il suo contenuto, ci chiediamo: se la legge 41 del 2016 prevede per l’omicidio plurimo una pena non superiore ai 18 anni e se il rito abbreviato prevede la riduzione di un terzo e quindi una pena di 12 anni, non riusciamo a capire come abbiano fatto i giudici a regalare all’imputato un’ulteriore diminuzione di 3 anni di pena. Quali attenuanti hanno considerato degne di valutazione? Ci chiediamo se il giudice per applicare la pena congrua abbia considerato tutti gli elementi stabiliti nell’art. 133 del c.p., che prevede di valutare la gravità del danno, il grado della colpa ed il comportamento del reo, prima, durante e dopo. Forse Rosario Greco è stato premiato per avere tentato di uccidere una persona un mese prima dell’uccisione dei due cuginetti, come riportato su lasiciliaweb?
Aspettiamo di conoscere il contenuto della sentenza, ma nel contempo orientiamo i nostri dubbi sulle decisioni dei magistrati e sulla inadeguatezza della legge. Per quest’ultima proponiamo che quando si tratta di conseguenze irreversibili, la pena sia applicata integralmente, senza alcuna riduzione, annullando il rito abbreviato. Rivolgiamo il nostro appello al Ministro della Giustizia per apportare le necessarie modifiche.
Giuseppa Cassaniti – presidente AIFVS
www.vittimestrada.org

26/5/2020
 


Chi ha sottratto le ceneri e il diario di Elena Aubry? - il 07/05/2020 • 21:03 da Amministratore

Chi ha sottratto le ceneri e il diario di Elena Aubry?

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Chi ha compiuto un tale gesto non merita di essere chiamato persona, è da immaginare come un verme che striscia ed annaspa tra la terra e la sporcizia, incapace di volgere in alto lo sguardo.
Un tale essere non sa che la persona,  al compimento della propria esistenza terrena, lascia nel mondo le proprie spoglie mortali, e vola leggera lassù verso un orizzonte infinito di luce per ricongiungersi alle sorgenti della vita.
Non sa neanche che Elena vivrà sempre nel cuore di sua madre e di coloro che la amano. Forse sa che quel gesto vergognoso e spregevole di sottrarre le ceneri della figlia Elena arrecherà dolore alla madre. Ma deve anche sapere che il suo gesto scellerato renderà ancora più vivo il ricordo di Elena e più forte l’azione di sua madre. Se voleva contrastare l’impegno della madre di Elena ha proprio fallito. Se vuole guadagnare un minimo di apprezzamento non gli resta altro da fare: ritornare le spoglie mortali di Elena alla madre, ed è accettabile anche se lo farà in modo anonimo, poiché  dimostrerà vergogna e pentimento per ciò che ha fatto.
Noi dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, che conosciamo il dolore della perdita, siamo vicini alla mamma di Elena, ed uniti nella certezza di un misterioso incontro.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS


Auguri di Rinascita Santa Pasqua 2020 - il 10/04/2020 • 18:18 da Amministratore

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Auguri di Rinascita Santa Pasqua 2020
In questi giorni, in cui sopportiamo le conseguenze di un’umanità schiacciata dalle logiche egoistiche del potere e del denaro, la passione e la resurrezione di nostro Signore ci aiutino a riflettere sul significato della nostra vita e a passare dall’uomo vecchio, che per trenta denari svende valori elevati e perde la propria dignità, all’uomo nuovo che recupera la propria dignità operando un cambiamento dentro di sé e, riconoscendosi responsabile delle proprie scelte, sia capace di dire no alla prepotenza ed all’imbroglio, pronto ad  operare nel rispetto degli altri e del creato, e a liberarsi dalla superficialità e dalla tentazione del superfluo.
A tutti fervidi auguri, perché la Pasqua di Resurrezione ci aiuti a rinascere per essere sempre persone oneste e solidali.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS – www.vittimestrada.org


Comunicato stampa AIFVS - il 29/02/2020 • 18:28 da Amministratore

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28/02/2020                                                                                                                       

Manifestazione del 23 febbraio 2020 al Colosseo, Roma – Partecipazione dell’AIFVS

Fermare la strage stradale – Insieme si può

L’allarme dell’AIFVS “La prevenzione non è priorità dello Stato”

L’ampia mobilitazione sociale del 23.2.20 al Colosseo ha dato voce al bisogno di fermare la strage stradale, rendere razionale il traffico e vivibili le città.

Lo slogan contenuto nei nostri manifesti – La prevenzione non è priorità dello Stato – ha evidenziato carenze riconducibili al modo incoerente e superficiale di affrontare i problemi da parte delle istituzioni:

  1. proposte di legge in contrasto con le norme del cds, come le proposte pro alcol, pro cannabis e l’incremento dei limiti di velocità;
  2. norme del c.d.s., che non veicolano reale cambiamento: preavviso postazione autovelox, sottrazione massiva di punti patente poi restituiti;
  3. sprechi nel legiferare, con precedenti leggi nel settore mai applicate e con il mancato controllo dello Stato sui risultati della loro applicazione: Decreto interministeriale del 5/8/1994 con programmi MAI ATTUATI di educazione stradale per le scuole di ogni ordine e grado;
  4. controlli inadeguati o insufficienti, infrastrutture fatiscenti da sempre;
  5. inesistenza dell’informazione formativa, ancora oggi legata alla cronaca, nonostante le nostre richieste di una rubrica fissa televisiva, e nei tempi di maggiore ascolto, sulle tematiche della strage – cause, interventi e risultati, Piano nazionale della sicurezza stradale;
  6. disattenzione alla formazione responsabile del conducente, nonostante si affermi che il 95% degli incidenti è causato dal suo comportamento, ed esistono le problematiche delle “patenti facili” e un decreto legge del 2007 che ha favorito la quantità e non la qualità delle scuole guida!
  7. traffico disomogeneo, irrazionale nelle città, deficitari trasporto pubblico e mobilità sostenibile;
  8. indagini superficiali, lungaggini burocratiche, sentenze lontane dalla verità dei fatti: non esercitano un effetto preventivo-deterrente, non garantiscono diritti alle vittime, né dignità alla stessa giustizia.

Le carenze da colmare richiedono consapevolezze etiche e scelte organizzative, che motivino le istituzioni a porre attenzione ai problemi, al fine di sostenere i valori umani e di incrementare la civiltà nella società. Ci attendiamo che i decisori accolgano la voce corale della manifestazione: umanizzare la mobilità, risolvere il gravissimo problema della strage stradale. Ad essa va posta la stessa attenzione dedicata al corona virus, senza sottovalutare le differenze:

nel 2018 la strage stradale in Italia ha ucciso 3334 persone (9 al giorno), ne ha ferite 242.621 (664 al giorno) di cui 18.614 feriti gravi (50 al giorno).

Un disastro sostenuto dalla corresponsabilità delle istituzioni, che debbono affrettarsi a dare priorità alla prevenzione, e così riacquistare anche un po' di dignità.

Giuseppa Cassaniti

Presidente AIFVS


#Rispettiamocinstrada - il 23/02/2020 • 18:35 da Amministratore

#Rispettiamocinstrada

Galleria foto


AIFVS presente. Roma fori imperiali

L'associazione italiana familiari e vittime della strada onlus (AIFVS onlus) era presente con decine di rappresentanti sedi e con la presidente dott.ssa Giuseppa Cassaniti alla manifestazione di Roma del 23/02/2020


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Inghiottita dall’oblio delle istituzioni, la strage stradale continua

L’AIFVS parteciperà alla manifestazione nazionale Emergenza Stradale di domenica 23 febbraio a Roma per sottolineare che la prevenzione non è priorità dello Stato e comunicare  proposte per “fermare la strage stradale”.


Inaugurazione anno Giudiziario 2020 - il 03/02/2020 • 16:25 da Amministratore

Inaugurazione Anno Giudiziario 2020 
Anche quest’anno l’AIFVS ha ampiamente partecipato all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. A tutte le Corti d’Appello, ventisei in Italia, è stata inviata la nostra relazione per dare conoscenza delle nostre indicazioni e proposte. Abbiamo fatto richiesta di partecipazione a 20 Corti d’Appello indicando le persone autorizzate a rappresentare l’AIFVS. Siamo soddisfatti dell’ampio consenso e dell’attenzione prestata al tema della prevenzione, che richiama la responsabilità di tutte le istituzioni, giustizia compresa.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni 
presidente AIFVS onlus

Inaugurazione Anno Giudiziario 2020.
Per l'AIFVS ha presenziato l'avv. Giuseppe Incardona di Palermo.

Inaugurazione Anno Giudiziario 2020.
Per l'AIFVS ha presenziato Avv.ssa Barbara Rozzoli di Firenze

Inaugurazione Anno Giudiziario 2020.
Per l'AIFVS ha presenz. il sig. Salvatore Capuano, AIFVS Catania

Inaugurazione Anno Giudiziario 2020.
Per l'AIFVS ha presenziato Germano Rossi, AIFVS Monza Brianza.

Inaugurazione Anno Giudiziario 2020.
Per l'AIFVS ha presenziato il sig. Michelangelo Ballone.

Corti D’Appello con richiesta di partecipazione 

Bologna – Paolo Torsello
Cagliari – Mario Luigi Pala
Campobasso – Antonio Gravino
Torino – Ezio Bressan a Torino
Ancona – Piero Bonarini
Reggio Calabria – Avv. Rodolfo Nesci
Potenza – Rosalba Romano
L’Aquila – Paolo D’Onofrio
Perugia – Avv. Gianmarco Cesari
Napoli – Alessandro Petrosino a Napoli 
Milano – Germano Rossi
Firenze – Avv.ssa Barbara Rozzoli
Lecce -  Concetta Luciana Falco
Caltanissetta – Socio Michelangelo Ballone
Messina – Giuseppa Cassaniti
Catanzaro – Elisa Pappalardo
Salerno – Avv.ssa Clara Cappuccio
Palermo – Avv. Giuseppe Incadorna
Catania – Giuseppe Damiano
Roma – Domenico Cricchi a Roma 

Relazione inviata senza richiesta di partecipazone
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Bari
Trento
Venezia

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