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Le notizie attive sono dopo 31/12/2017 • 00:00
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Siracusa. All’istituto “Fermi” il ricordo di Federico Santangelo
Sinergia tra scuola, l'A.I.F.V.S e la Polizia Stradale

Ci sono fatti che nessuno potrà mai spiegare e dimenticare. Ci sono telefonate, nel cuore della notte, che cambiano definitivamente la vita. Ci sono urla sorde e silenzi più rumorosi di mille parole. E c’è il dolore. Quel dolore sordo che riempie gli occhi di lacrime e che, con il tempo, si “addomestica” per poter continuare a “sopravvivere“.

Ed oggi presso l’Istituto tecnico industriale “Enrico Fermi” erano gli occhi dei giovanissimi delle classi che hanno partecipato ad un incontro, voluto dal dirigente scolastico Antonio Ferrarini e dalla nuova presidente dell’A.I.F.V.S (Associazione italiana familiari vittime della strada) Deborah Lentini.

Una tavola rotonda che ha visto la presenza del Comandante della Polizia Stradale Antonio Capodicasa, della professoressa Rita Maggini e di Sharon e Carmelo Santangelo i genitori di Federico il 16enne che perse la vita in sella alla propria moto il 14 novembre del 2020 nella strada della zona artigianale di Floridia.

Una storia quella di Federico, che insieme alla sua famiglia viveva in un paesino a pochi chilometri da Siracusa, fatta di ombre.

Le ipotese sulla morte del giovane allievo del “Fermi“, infatti, sarebbero due: la prima si fonderebbe sulla perdita del controllo del mezzo guidato che avrebbe provocato il decesso del giovane a seguito dell’impatto, anche se il corpo ormai esanime venne rinvenuto a distanza sia dal mezzo a due ruote sia dal casco); la seconda sarebbe collegata ad un’auto pirata che avrebbe investito Federico causando sia il sinistro sia il conseguente decesso.

Il caso di Santangelo, nonostante la seconda ipotesi spiegherebbe la scena dell’incidente e del ritrovamento del corpo, è stato archiviato come incidente autonomo, ipotesi che non ha mai convito i familiari e gli amici di Federico.

Con determinazione e la voce strozzata la professoressa Rita Maggini ha accompagnato dei compagni di Federico Santangelo a leggere dei pensieri scritti che sono successivamente stati consegnati alla mamma dello sfortunato 16enne. Pensieri che hanno fatto male come un pugno e che pesavano come macigni.

Papà Carmelo Santangelo, nel suo primo incontro a scuola con quei ragazzi che hanno “vissuto” suo figlio, con gli occhi fissi sul telefono ha letto un pensiero scritto di proprio pugno (ndr. che abbiamo voluto filmare). Un pensiero profondo accolto da un religioso silenzio mentre mamma Sharon fissava il pavimento con gli occhi colmi di lacrime. Gli occhi di una madre che da più di un anno non vede più suo figlio fare rientro a casa.

Nonostante una lieve pioggia i ragazzi, accompagnati dai presenti alla tavola rotonda e dal corpo docenti, si sono recati in cortile dove hanno liberato il cielo dei palloncini azzurri e gialli gridando ad alta voce il nome di Federico. Delle grida contenute fatte di consapevolezza, dolore e bisogno di verità.

https://www.siracusatimes.it/siracusa-allistituto-fermi-il-ricordo-di-federico-santangelo/?fbclid=IwAR0WWyFOMNoJMvhFoGwWzZhnB9ozdXqEOfUDFjjzePnBj9Po1HtSOybvNgg